Il digitale e i social network sono per le aziende un caos pieno di stimoli, funzionalità, decisioni da prendere. Senza metodo è facile perdersi dietro l’ultimo trend del momento o impiegare le proprie energie su attività poco rilevanti per il nostro fatturato.
Concretezza significa individuare e seguire le priorità, escludere invece di aggiungere, focalizzare l’attenzione.
Per questo come studio abbiamo deciso di investire sui nostri processi, per lavorare con soddisfazione e senza fretta all’ottenimento dei risultati importanti per i nostri clienti.
Centralità dell’utente, dei dati, della piattaforma
Il nostro metodo è rodato dall’esperienza (ogni feedback dai clienti diventa spunto per integrazioni di processo) e dal lavoro fatto con alcuni professionisti che apprezziamo tantissimo: la professional organizer Chiara Battaglioni e il service designer Vincenzo Di Maria.
Con loro abbiamo lavorato con i metodi del Design Thinking e dei suoi derivati, sviluppando una preferenza sistematica per la centralità dell’utente, verso ciò che può essere testato, e per le rappresentazioni visive dei temi complessi (visivamente il cervello funziona in modo più ampio).
I risultati delle campagne dipendono da decine di variabili, e perciò non possono essere garantiti, ma il cliente tipo con cui ci piace lavorare è quello che apprezza le scelte basate sui dati e non sulle opinioni, e in generale la razionalità dell’approccio.
In quest’ottica non ci sono test che “falliscono”: ogni attività aiuta a raccogliere informazioni, e se rigorosa, è una vera e propria indagine di mercato.
Infine, i cambiamenti delle piattaforme sono tanti e tali che hanno bisogno di un costante monitoraggio, e noi, con la nostra specializzazione verticale su Facebook Ads e LinkedIn Ads, abbiamo imparato a “assorbirli” velocemente nel nostro metodo di lavoro, garantendo al cliente la massima flessibilità.
Gli step
Questi sono, in sintesi, i passaggi da compiere una volta che iniziamo il lavoro insieme:
1. Raccolta informazioni e materiali
In un solo step definito, un lavoro intensivo per acquisire tutto ciò che c’è da sapere sulla tua attività, di modo che non vi siano materiali e informazioni cruciali che “sbucano” man mano durante il progetto, rovinando la pianificazione.
Cosa devi fare tu:
1. Dedicare in media un paio di mezze giornate alla compilazione di un questionario su Google Docs, entro dieci giorni dall’inizio dei lavori. Con calma e accuratezza, che ogni informazione fornita servirà a rendere più puntuali le campagne
2. Fornire in una cartella Google Drive tutti i materiali grafici di base (logo vettoriale, manuale di stile, ecc…), le foto e i video a disposizione già selezionate per un utilizzo libero da parte nostra.
2. Settaggio canali e tracciamenti
La complessità degli ecosistemi Facebook Business Manager e LinkedIn Campaign Manager è crescente, con necessità tecniche che richiedono una fase dedicata nel processo.Qui abbiamo una nostra check-list di cose da fare costantemente aggiornata, a seconda dei cambiamenti richiesti dalle piattaforme. Lavoriamo sulla corretta attribuzione di permessi, sulle verifiche richieste e soprattutto sui tracciamenti degli eventi da monitorare sul sito web, fondamentali per le campagne future.
Cosa devi fare tu:
1. Fornire gli accessi e i permessi che ti chiediamo dentro alle piattaforme.
2. Metterci in contatto con i professionisti che curano il sito dal punto di vista tecnico e delle digital analytics.
3. Targetizzazione “laser”
Una volta ottenute tutte le informazioni e fatti tutti i corretti tracciamenti, si procede con una fase intensiva di analisi e definizione del target. Non si tratta di analisi gravose e mastodontiche, ma quelle necessarie ad identificare i gruppi e soprattutto le “angolature” (angle) giuste per presentare il nostro prodotto/servizio a quel tipo di utente. Si identificano i punti di “attivazione” dell’utente, i suoi bisogni, i suoi timori.
Cosa devi fare tu:
In questa fase nulla di particolare, eventualmente rispondere a qualche domanda posta direttamente nel documento di questionario o via mail.
4. Ipotesi struttura di campagne
Come raggiungiamo quegli utenti, dato il budget che ci siamo dati? Qual è la struttura di campagne (intendiamo l’ormai celebre funnel) che realisticamente ci dà più risultati? Quali opzioni ci sono in campo, e quali testeremo?
A tutte queste domande rispondiamo in questa fase, ipotizzando alcune combinazioni di fasi di prospecting e retargeting.
Cosa devi fare tu:
Anche qui, nulla di particolare, si tratta di valutazioni basate sulla nostra esperienza di test sulla piattaforma.
5. Progettazione inserzioni (UX e UI)
Si va sul pratico e sul creativo: iniziamo a costruire i primi prototipi di contenuti, sulla base dei materiali forniti, e dell’ipotesi di campagna.
Costruiamo prima l’ossatura (“wireframe”, come l’analogo step nella progettazione di un sito o un’app) delle inserzioni che abbiamo in mente, senza elementi creativi ma solo con l’architettura delle informazioni; una volta approvata questa, la “vestiamo” di diverse opzioni grafiche, pronte ad essere testate (esattamente come nella fase di user interface di un sito o un’app).
Cosa devi fare tu:
1. Ti inviamo via mail un pdf con l’ossatura (“wireframe”) delle inserzioni, e ci rispondi con l’approvazione o le modifiche che ritieni più opportune
2. una volta approvata l’ossatura, scegli: o procediamo in autonomia con la veste grafica (trattandosi di elementi già approvati perché forniti da te), oppure passiamo ad una nuova fase di approvazione o modifica della veste grafica.
6. Test
Pronte le inserzioni, pronta la struttura, si parte con i test delle prime campagne.
Prima rivolgendo l’attenzione all’efficacia delle creatività, al fine di isolare quelle più performanti e in grado di funzionare bene anche aumentando la spesa e il raggio d’azione dei pubblici.
In seguito, se necessario, testando pubblici diversi o addirittura testando diversi assetti di campagna, a partire dalle stesse creatività.
Cosa devi fare tu:
Aspettare 🙂 e darci feedback nei momenti di verifica e confronto.
7. Verifica
La fase di test può durare molto o poco, a seconda di come reagiscono gli utenti, cosa difficile da prevedere. A seconda delle evidenze emerse dai test, le strade sono due:
- se i test sono insufficienti, o si ottimizza ripartendo dal punto 5, oppure si rivoluziona a partire dal punto 4 o a ritroso addirittura dal punto 3
- se i test invece sono validi, si procede con le campagne vere e proprie.
Ti inviamo una reportistica che può essere mensile, se metti in campo un budget > 1000€ mensili, oppure trimestrale, se inferiore.
Cosa devi fare tu:
Condividere e discutere le decisioni con noi, ti aggiorniamo man mano via mail.
8. Scalare (e guadagnare)
Se tutte le fasi precedenti sono andate a buon fine, si procede alla fase più importante: applichiamo la struttura di campagna e le inserzioni testate a target ampi, con il pieno della spinta propulsiva del budget, con l’obiettivo della generazione di lead o di acquisti al costo più basso e/o al ritorno dell’investimento più alto possibile.
A questo punto le attività e le ottimizzazioni da compiere cambiano natura, ma si è in qualche modo “scollinato” e possiamo iniziare a guardare i fatturati.
Cosa devi fare tu:
Guardare i numeri, gestire i contatti, guadagnare 🙂